Catrame Extra | Inserto Infodemico 08
Spazzatura in Asia, ansia e vecchiaia, 3 Corpi, femminismo in US, Francia e Messico
Short and sweet, almeno per i miei standard, normalmente settati sul pippone
I link infodemici del mese
Fuori da qui: dove altro trovarmi, che kadzo è sto Neurolanguage Coaching di cui parli quando ti fanno fatturare, mondo reale, Instagràm, link all'archivio
Catrame Amarcord: quello su Marsiglia
Un memo-pippone importanterrimo dell’ultimo minuto, MI RACCOMANDO.
Tempo di lettura: 10 minuti se leggete tutto. Meno, se saltate direttamente ai link e al memo.
Ciao compas,
Ben ritrovate e ritrovati 🌼
Come state?
Vi scrivo nuovamente di primo mattino. Se arriverete all’ultimo paragrafo di questa letterina, vedrete perché: non per un caso di dito a banana, come l’altra volta, che comunque mi ha permesso di scoprire che il sabato mattina un sacco di gente ama leggere le newsletter.
Io sto vivendo un periodo un po' particolare, rivolto forte verso l’interno. Quiete, tanti libri, poco computer, molto tempo all’aperto, tanta distanza percorsa in bici, tanto tempo da sola. Sto cucinando molto. Leggendo assai.
Sto rifacendo amicizia con la mia casa, che ci ho traslocato un anno e mezzo fa, ma che tra un viaggio e un altro, non è ancora stata casa per tanto.
Sto cercando di coccolarmi un po', di capire di cosa ho bisogno, come diceva la mia psy (ciao Manila!) e di darlo a me stessa, senza finire, appunto, finire a richiamare Manila per ammorbarla con gli stessi kadzi triti e ritriti, in risposta ai quali mi ha spesso detto cose tipo,
il fatto è, Paola, che sei una che si mette in questione, e questo ti mette, a volte, in una posizione un po' complicata, scomoda, che è quella di chi riflette, si mette in questione, e vuole cambiare se stessa, contemplarsi e conoscersi, anche quando fa paura, o quando è spiacevole.
E io penso a quante volte, negli anni, nello yoga, ho pensato e sentito che è nella scomodità che si cresce.
Anche al fatto che a stare scomodi, diciamolo, che due pelotas, ecco.
La mia fortuna è che nel mio quotidiano, qui, ho intorno qualche persona che ama farsi domande quanto me, e con cui posso parlare praticamente di tutto. Gente che ascolta, anche.
E’ un patrimonio sottovalutato, quello umano. Proprio perché viviamo in un mondo che pensa sempre alla produttività, all'efficacia, al valore monetario.
Insomma, sono appannata. Offuscata. In osservazione del molto piccolo, e impegnata a creare presenza per tentare di levarmi la condensa di dosso.
Ho ricominciato a meditare tra 10 e 15 minuti tutte le mattine — non so i minuti precisi perché non li controllo — e questo mi aiuta col sonno. Dice: i monaci lo sanno da migliaia di anni, buongiorno, eh? Però mica è ovvio, che una cosa che fai alle otto del mattino ti aiuta a stare meglio alle quattro del giorno dopo, facendoti continuare a dormire invece che svegliarti.
Il momento che sto vivendo si riassume bene in questa immagine di luce delicata e fiori di primavera:
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2. La Rassegna Stampa Random del mese
La scrittrice messicana Cristina Rivera Garza ha vinto il Pulitzer quest’anno, con la traduzione di questo libro sulla sorella, uccisa in un femminicidio anni fa. In Italia, il libro è edito da Sur. Qui un pezzo sul Guardian al riguardo, che come sapete il tema del femminicidio per me è un tema caldissimo. Aspettatevi alto tasso di frustrazione a leggere, perché le autorità sono attive al riguardo più o meno come me in questo priodo. Pochissimo. Link in inglese.
Sempre sul tema femminicidio, ma anche per una storia di sorellanza (e di autorità che, invece, fanno, anche se con ritardo): il podcast The Girlfriends, che in inglese americano non sono solo le fidanzate, ma anche le tue amiche di sesso femminile. Un gruppo di amiche di Las Vegas inizia a indagare su un ex fidanzato che hanno in comune, e che entrambe avevano lasciato dopo averne avuto paura in vari modi e situazioni, scoprendo cose incredibili sul suo passato, e sulla scia di distruzione che si è lasciato dietro. La sorella di un’altra ex, a New York, Alayne Katz, è l’avvocatessa di diritto di famiglia che tutte vorremmo al nostro fianco, la sorella che ci auguriamo tutte e tutti di avere. Ed ha anche la voce e il carattere più notevoli degli ultimi mille podcast che ho sentito. La seconda stagione è in corso ora. La prima l’ho divorata letteralmente in due giorni. Podcast in inglese.
Samantha Colombo di Dispacci Musicali intervista un gruppo di cui non avevo mai sentito parlare prima, i Fusai Fusa. Sono di Bologna, uniscono tradizioni musicali curde e tunisine, che altro vi devo dire? Saz, duduk, e Franco Battiato. Ovviamente è la band più da Catrame che potremmo immaginarci. Io li ho scoperti con questa intervista ed è stata una bella scoperta. Buon ascolto anche a voi! Link in italiano.
Lauren Bastide è una giornalista che cura e conduce uno dei podcast sul femminismo più famosi di Francia, La Poudre. In questo episodio del Book Club di Radio France, in questo caso, è l’invitata, e ci racconta di quali libri ha nei suoi scaffali (e racconta perché proprio quelli.) Come amo fare spesso, quando non vi consiglio io autori e storie da leggere, vi mando con piacere da gente che so che avrà ottime idee da condividere con voi. Se siete francofoni, o se volete praticare un po’ il francese… Link in francese.
C’ho l’ansia! Di come la parola “ansia” sia ormai praticamente diventata una parola-ombrello per parlare di generali sentimenti di malessere, ma che spesso viene usata in modo inaccurato. Cos’è veramente l’ansia, e in che modo fare lo sforzo di fermarsi un attimo e dare un nome alle emozioni può aiutarci a stare meglio? Link in inglese.
Io amo il sudest asiatico, se leggete Catrame da un po’ già sapete, e se no, se andate nell’archivio (il link è in fondo) vedrete che ci ho appena passato mesi, e che è stato un emozionante ritorno, dal momento che in passato è stato casa.
Tutto per arrivare alla ciccia, che è: io amo il sudest asiatico, ma minchia quanta plastica ovunque, ogni volta, e che incazzatura e che sconforto, per me che sono una piccola ex bambina ecologista degli anni 80, con la spilletta del Panda Club che rompeva le palle agli adulti per firmare per fermare il traffico di avorio, nel 1989.
In questo pezzo della Nikkei Review, potrete leggere un po’ di retroscena e capire come cavolo siamo arrivati ad avere queste coste meravigliose soffocate dalla plastica. Link in inglese.
A che età raggiungiamo la peak performance, la nostra performance migliore? Pensateci un attimo. Leggete per scoprirlo. Probabilmente, la vostra risposta è sbajata. Link in inglese. (Se poi sapete chi sto citando, a dire sbajata, avete vinto un abbraccio e una birra per quando venite a Barcellona.)
Solo ora ho guardato su Netflix sto Three Body Problem di cui tutti parlavano, perché solo ora sto ricominciando a guardare le serie. Adesso voglio vedere anche la versione cinese, e naturalmente, anche leggere il libro. Qui sul suo Substack, Elizabeth Tai, da Penang Malaysia, ci racconta perché quando ha letto che con la versione Netflix c’era di mezzo David Benioff, il produttore di Game of Thrones, la sua reazione è stata un oh no, con facepalm, e di tutti i problemi che secondo lei ci sono nell’adattamento della serie ai palati occidentali. In quest’altro post, ci racconta delle reazioni cinesi alla versione Netflix dell’adattamento. Link in inglese, meritano tutti e due.
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Catrame e Libertà è uno spazio sostenuto da voi, oltre che da me: nuove idee su libri, film, serie, viaggi e una selezione di articoli stimolanti, due volte al mese, da uno spazio culturale che attinge dall’inglese, dal francese, dallo spagnolo, a volte anche dal tedesco.
Se volete sostenere il mio lavoro, e aiutarmi a pagare gli abbonamenti che pago per leggere tutto quello che leggo, e selezionarlo per voi, potete farlo con una donazione libera su PayPal, cliccando qui sotto.
Gli abbonamenti sono un impegno, e io voglio che per ora ci sia libertà da entrambe le parti. Però, se potete, ovviamente aiuta, perché il capitalismo.
3. Altri social, regalini, link ai vecchi numeri
Per chi non lo sapesse, sono coach certificata ICF di Neurolanguage Coaching®. Quando non sono in fase rivolta luddista (tipo ora, e spero passi presto perché non è comodo, il luddismo, se esisti nel 2024 e non hai deciso di fare la pastora sulle Alpi francesi come la mia amica Rita, da Belfast agli alpeggi, via Marsiglia), ne scrivo qui su LinkedIn. Prima o poi devo farmi passare sto luddismo, anche perché sto iniziando a ricevere messaggi privati che mi chiedono: Paola, are you okay? A riprova del fatto che LinkedIn è pieno di bros e testosterone, ma a seconda di chi frequenti, è anche un luogo di gentilezza. Pensa te.
Di che si tratta, dunque: vi accompagno a livello didattico, emotivo e logistico nel vostro viaggio verso il parlare l’inglese con sicurezza e e soprattutto, per aiutarvi a cambiare prospettiva e atteggiamento, su quella storia dell’inglese, mentre imparate e fate pratica in una situazione tranquilla. Qui, qui, e qui, potrete leggere meglio di che si tratta e di come funziona, e notare che è un po’ diverso da prendere un insegnante a caso su Preply (cosa che può anche essere utile. Ma che è un’altra cosa.)
Qui trovate due regalini: uno per aiutarvi a iniziare a sviluppare il vostro inglese parlato in autonomia, se vi interessa farlo; l’altro invece per fare un po’ di self-coaching e vedere se è davvero la lingua inglese a bloccarvi, o se è qualcos’altro, magari relativo alle vostre esperienze di apprendimento passate, o più legato all’ambiente di lavoro, magari.
Su Instagram sono @migrabonda, ma lo uso poco, principalmente per cazzeggio, e per leggere il prossimo. Però oh, se volete, volentieri ci vediamo lì, eh!
È la prima mail che ricevi? Qui trovi l’archivio di tutte le altre :)
4. Catrame Amarcord
Un numero vecchio da andare a spulciare.
Comincia ad avere un certo archivio, sta newsletter. Personalmente, anche io inizio un attimo ad essere in stato confusionale su cosa ho consigliato di ciò che amo, e cosa no. Quindi ogni tanto vi metterò link alle prime puntate di Catrame, quelle che ho scritto quando mi leggevano in venti a dir tanto.
5. Ci sono le elezioni europee, 8-9 giugno, cioè ANCORA OGGI E DOMANI, in Italia
Ed è meglio che ci assicuriamo di andare tutt3 a votare, per quello vi ho scritto presto.
E qui arriva il pippone, ehhh! Pensavate non avessi energia per?
E invece.
Se vivete in Italia, ce l'avete già il vostro certificato elettorale? No? Andate a cercarlo.
Carissimiehhh, rischiamo di avere uno dei parlamenti europei più retrogradi da che il Parlamento Europeo esiste.
Vi lascio il link dell’Unione Europea, con il perché e il percome e il come funziona il voto, in italiano.
E anche un articolo del Post sul Parlamento Europeo, che minchiarisce tutto da zero, se vi serve.
Io lo so, lo so che la politica europea sembra appassionante come la vita di un grigio burocrate del Lussemburgo, ma vi assicuro che su un sacco di questioni, queste elezioni fanno la differenza.
Io sono mega europeista, anche se non amo la deriva burocratica della politica europea, e ancora meno l’ipocrisia di chi dice gne gne gne i diritti umani e poi lascia affogare la gente in mare. Eccetera.
Però: se non votiamo e non ci mettiamo dentro gente che non faccia solo gne gne gne, a sto Parlamento, lo lasciamo in mano ai grigi burocrati, e ai vecchiacchi ungheresi con il farfallino che dicono che le donne dovrebbero essere pagate meno per legge.
(Questo individuo è esistito davvero, non ricordo il nome, ma mi ricordo come se fosse ieri la sua faccia di cooloh mentre veniva cazziato da una deputata europea di Podemos, di cui nemmeno ricordo il nome, ma che ringraziai di esistere, più o meno nel 2018)
…non cambia nulla.
Della UE amo che posso vivere dove voglio senza permesso di soggiorno, che non mi devono timbrare il passaporto per andare a Praga come a 19 anni, le regolamentazioni che rendono il cibo che mangio ogni giorno molto meno velenoso di quanto non sia in US o in Thailandia, per dire due posti dove so che je danno con un sacco di cose orrende.
L’Unione Europea non ha senso di esistere solo per chi non la vive ogni giorno. Io sono straniera in casa d’altri da 16 anni quasi 17, e conosco bene la differenza che passa tra essere dentro la UE — ovviamente da cittadina — ed esserne fuori.
Andate a votare.
Che già viviamo tempi bui, ci manca solo il Parlamento Europeo pieno di sovranisti per i prossimi tot anni. Dai.
E con questa sviolinata sull’Unione Europea e sull’importanza di votare, degna della vecchia studentessa di scienze politiche che si è fatta una dittatura e mezza quale sono,
anche questo Inserto Infodemico, mie care, miei cari, abbiamo finito.
Grazie di esserci.
Paola
Ah ecco qual è l’origine della plastica ovunque in Asia: NOI. Grazie per questo numero, bellissimi consigli! (Processo di evaporazione della condensa: lo stai facendo bene <3)
Io sono una grigia burocrate (a Bruxelles) 🙈😅 ma amo la tua newsletter, è tra le mie preferite ❤️❤️❤️ Grazie sempre! 😊