12 Commenti
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Avatar di Ilaria

Mi dispiace. Per me, il tempo di viaggio/nomadismo perfetto è diventato al massimo tre mesi, poi è stancante cambiare in continuazione hotel, ostello, airbnb. Aspetto la newsletter sul nomadismo digitale che come dici tu, diventa semplicemente la cosa più pratica, logica, bella da fare, se si creano tutte le condizioni, un abbraccio

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Avatar di Paola Natalucci

Grazie Ilaria 🙏🏻

Sul nomadismo, è pratico logico e bello... Finché smette di esserlo, se è un fine e non un mezzo. Parlo per me eh.

Dipende un po' da come lo si fa – io ho fatto due periodi di vita, uno di circa un anno e mezzo e uno di circa dieci mesi, nel 2012-2013 e poi nel 2017, dove letteralmente non avevo casa.

Avevo venduto tutto, casa era lo zainetto, ed ero nell'interstizio tra due espatri.

Al primo giro è andata bene, lavoravo negli ostelli da volontaria, e vivevo dei miei risparmi di Vienna.

Al secondo, lavoravo online come traduttrice, mentre decidevo se tornare in Italia o andare in Spagna, pendolavo tra i due, sono stata un po' a Marsiglia, tre mesi in Marocco. Lo "stare" mi faceva molta paura ed era iniziato a venire fuori con uno psicologo a Milano che il mio vero tema era questo.

Poi ho deciso di andare a Barcellona ed è il primo posto dove ho veramente messo radici dal 2008.

Io credo che i vari modi di vivere siano validi se fanno stare bene. Alla lunga, vedo che per molte persone il nomadismo puro, senza una base, può essere fonte di isolamento emotivo e sociale, e non mi sembra una conquista.

Quello che contesto non è il farlo ogni tanto, ma l'atteggiamento "catch flights not feelings" che è molto popolare in certi giri, e che ho avuto anche io in passato perché protegge molto dal mettersi in gioco, in fin dei conti. Questo a livello emotivo.

Poi c'è anche la questione del fatto che nomadeggiando spesso si finisce in bolle che sono non luoghi (nell'accezione di Augé), che è ancora un'altra cosa con cui non mi trovo tanto.

È un discorso lungo, prima o poi ne scrivo, sì. Finora non l'ho fatto perché non voglio sembrare che polemizzo, perché non voglio polemizzare ecco 😅😂

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Avatar di Ilaria

Attendo allora il post completo, capisco il discorso di non luogo, isolamento. Forse avere un base aiuta, io l’ho appena lasciata, vediamo che succederà

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Avatar di Carola

Ciao Ama, spero che il mio affetto abbia moltiplicato l'effetto dell'enterogermina <3

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Avatar di Paola Natalucci

Grazie amica 💙

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Avatar di Vincenzo Rizza

Ciao Paola,

ammetto di essere sempre più affascinato dai viaggiatori e dalle viaggiatrici che riescono a destrutturare così profondamente la propria esperienza di viaggio, quasi al punto di mettere in discussione il concetto stesso di viaggio. Trovo questo approccio estremamente stimolante e contemporaneo, sebbene ancora di nicchia e in netta controtendenza rispetto ai flussi turistici tradizionali o alla cultura, appunto, dei digital nomad. Inoltre, trovo quasi ironico il termine "nomadi digitali", che sembra implicare che il resto delle persone sia costituito da "sedentari analogici" - una visione che, ovviamente, non tiene conto della complessità delle esperienze umane, delle sfumature delle vite di ciascuno.

Metto la cornice al complimento che mi fai sulla "sintesi". Lo sfoggerò con gli amici che puntualmente mi rimproverano di dilungarmi troppo, di farmi enormi pipponi senza mai arrivare al punto. Evvai!

Infine, ti invio un grande abbraccio virtuale per il tuo viaggio a Milano. Ammiro la tua capacità di affrontare argomenti così delicati e personali con una sensibilità e un tatto fuori dal comune. Insomma, anche se non ci conosciamo, certe persone si "riconoscono" e quindi ti mando il mio supporto e nel frattempo aspetto il prossimo numero di Catrame.

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Avatar di Paola Natalucci

Ciao Vincenzo,

grazie del commento.

Come hai potuto vedere, mi piace molto leggere la tua newsletter proprio per questo approccio critico alle cose che hai, che è anche il mio (il mio compagno direbbe "altro che approccio critico, è che sei una rompipalle mai uscita realmente dalla facoltà di scienze politiche", lol).

Riguardo alla questione ND/stanziali analogici è una cosa su cui sono combattuta dal 2017 circa, cioè dalla seconda volta che ho fatto un periodo lungo senza una casa a cui tornare e in cui il lavoro digitale era una caratteristica determinante del muoversi (mentre invece nel primo periodo in cui l'ho fatto facevo lavoretti manuali in giro per il Sudamerica, come dicevo nella risposta a Ilaria più sopra, e lì non l'avevo vissuto male perché ero dentro le economie locali.)

Negli anni ho avuto molte conversazioni sul tema e soprattutto ho sempre rifiutato l'etichetta di ND, perché non mi ritrovo in molti atteggiamenti comuni in questa comunità, e di fatto, l'essere straniera/espatriata/emigrata ha influenzato la mia vita molto più di qualunque periodo in giro con lo zaino.

Non mi sento a mio agio con il geoarbitraggio, ad esempio, perché lo vedo simile a una forma di neocolonialismo, e comunque impatta la vita delle persone del posto che magari non sono tutelate da legislazioni valide in materia immobiliare, o in genere magari non sono in un contesto di stato di diritto reale.

Non mi sento a mio agio con il muoversi in giro per il mondo velocemente, il tempo di un visto turistico o due, senza soffermarsi ad ascoltare, imparare, osservare, assorbire, tutte cose per cui serve... Tempo. Come dicevo sul tuo post.

Non sono brava e non voglio essere brava ad avere un distacco tale da trovarmi d'accordo con i vari "catch flight not feelings" perché credo nelle persone e nelle relazioni e nella cura. Perché danno un senso allo stare al mondo, per me, molto più di collezionare timbri sul passaporto.

Questo per cominciare.

Evidentemente è un tema caldo e c'è interesse perché ho anche ricevuto alcune risposte via mail e sui social su questo tema, quindi sarà sicuramente materia di un numero futuro :)

Non per convincere nessuno, perché non mi interessa, ma per spiegare perché il giro dei ND è sempre una cosa che mi ha un po' messo a disagio, nonostante lavorare online sia LA soluzione per me per evitare di essere sottopagata dalle scuole di lingue, etc.

Ne parleremo, e anzi citerò te e Ilaria e altre persone per chiacchierare insieme.

Sono certa che essendo qui su Substack la chiacchiera avrà tanta ciccia e tanta educazione anche con vedute differenti.

Grazie del supporto e dell'apprezzamento, questo è stato un numero dolente da scrivere <3

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Avatar di Alice Orrù

Un grande abbraccio, Pa' 💜 (E viva le conversazioni a tema ND, sembrano passati secoli da quando ne parlavamo su VDSP, eppure ce n'è ancora un sacco bisogno)

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Avatar di Paola Natalucci

Grazie Ali 🧡 ce n'è bisogno eccome dei discorsi sull'essere ND, e ancora di più dopo la pandemia perché secondo me ha fatto crescere il numero di persone che possono/vogliono lavorare da remoto, ma lo fanno senza pensare troppo alla prospettiva più ampia di ciò che questo implica. Ci sta, lo abbiamo fatto in moltə, però per questo è bene anche parlarne sempre, e mettere in discussione il tutto.

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Avatar di Livio

Paola “Ti Vedo” ...

Al “Ricordati che devi morire ...” rispondiamo convinti “si ma lo Spirito è immortale” ...

Sei un’Anima bella nascosta tra nubi minacciose !

Buena suerte e “buon viaggio” 🙏

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Avatar di Paola Natalucci

Grazie Livio, che bel commento 🌸 l'ho letto oggi proprio mentre ero in ospedale. Grazie delle belle parole, sono state balsamo

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Avatar di Livio

Spero fortemente che “tutto” si Risolva per il meglio e possiate passare una serena Pasqua 🍀❤️🤗🙏

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