Ciarle iniziali dopo un after involontario. Sveglia per 29 ore filate. Allucinogeno
Bignamino Spotify
I link infodemici del mese
Fuori da qui: lavoro, per quell'idea balzana di dover mangiare tre volte al dì e pagarmi la vita in un sistema tardocapitalista: posso aiutarvi a parlare inglese o francese a cuore tranquillo, o scrivendo per voi, mentre voi vi occupate di quello per cui siete format3
Catrame Amarcord: Un anno fa, in Cambogia con 45 e passa gradi, insieme ai gechi, diventando ippopotama in un paese che amo più di tanti altri senza una ragione particolare
Tempo di lettura: 10 minuti, meno se vi guardate solo i link, ancora meno solo coi podcast e non cagate i caroselli, cosa assolutamente legittima in questa niusletah in libertà.
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Ciao compas,
Allora?
Io sono tornata in Europa e ci ho messo 29 ore di viaggio, stando sveglia credo 33-34 ore di fila solo coi sonnellini, perché sono incapace di dormire bene in aereo, e quando sono arrivata ho passato l'aspirapolvere perché comunque tre mesi di polvere e adrenalina a secchiate in corpo.
I voli standby in poche parole: risparmi in soldi (penso sui 1600€ dato che ho comprato andata e ritorno separatamente), paghi in salute mentale, e ti baci i gomiti comunque. Grazie, Bruder.
Non lo avevo mai fatto, stare sveglia così tante ore. E’ stato psichedelico.
Sull'ultimo dei tre voli ero così stanca che mi afflosciavo di lato sul sedile, causando pena nelle assistenti di volo, che sono accorse con la copertina e più o meno otto litri di caffè. Care loro.
Commento tecnico sul mio scalo infinito in Brasile, e sul mio volo GOL, che potrà farvi dire un graziearcazzo notevole:
ma quanto stracazzo è buono il caffè in Brasile? Pure quello filtrato americano in aereo che solitamente è sciacquatura di piatti?
GOL è tipo Vueling, non è mica una compagnia di bandiera. Ma pure lì, e pure negli infimi bar dell’aeroporto di São Paulo dove ho aspettato per otto ore di ripartire FUORI dalla zona imbarco con gli occhi a 360C come i camaleonti sui bagagli di due mesi e passa di vita fuori, perché non sapevo se mi avrebbero imbarcato fino alla chiusura del gate e al gate ti ci fanno andare all'ultimo, il caffè non era caffè. Era velluto. Ho invocato tutti i santi, in un’estasi simile a quella di Teresa da Avila.
Ma passiamo al pod (a cui vi invito ad iscrivervi con la campanellina su Spotify, se non lo avete già fatto, e a lasciarmi 5 stelline per gratificarmi, e per diffondere il mio lavoro), e ad un po’ di cose che ho letto in questo periodo.
2. Il bignamino Spotify
Questo mese al podcast-fanzine ho avuto ospiti il mio bestie substackiano del Pensiero Lungo, la prima persona nuova dopo anni con cui sto costruendo un rapporto molto internet vintage: quello dove ci si conosceva a forza di leggersi sui blog e quindi poi, quando eventualmente ti trovavi davanti a un vinello per davvero, era veramente come conoscersi già. Martino, un vinello è nel nostro futuro
e il , autore delle Polpette, la newsletter che pessimeggia ridendoci sopra — atteggiamento che mi risuona — con cui ho riso tantissimo nei giorni psichedelici che seguono il jetlag, ricevendo un sacco di input pazzesco nel contempo. Abbiamo anche detto un tot di parolacce, quindi lo segnalo come si conviene
E poi, quando ero ancora in Argentina, avevo parlato con la mia amica e coach professionale , di libri che consiglia, libri che invece no, ma le hanno parlato a loro tempo, ma anche di tanto altro, tipo la vita in Cambogia, le amicizie nomadiche, amori non corrisposti e del ruolo del lavoro nelle nostre vite.
Adoro i podcast in compagnia, davvero.
Seriamente, io chiacchiererei di libri, viaggi e vita con la gente ogni giorno.
Tra l’altro: vuoi venire tu, tu che leggi, a parlare di libri a CatramePod?
O magari conosci qualcun3 che a tuo avviso dovrebbe venire? Non essere timid3. Scrivimi, mandami la tua amica, mandami il tuo compare: Catrame è un posto accogliente assai!
(Ti servono solo le cuffie con microfono che usi per chiamare tua madre in pausa pranzo, mentre cammini parlando da sol3. La parte tech me la magno tutta io, tranqui’.)
E poi, una delle ultime sere in Argentina, dopo che il mio volo era stato cancellato per lo sciopero generale contro Milei, mi sono trovata sola in casa col gatto Gonzalo, e ho deciso di leggervi un racconto. Un racconto di una scrittrice che vive(va?) a Roma, ma che non è italiana, e che l’italiano l’ha imparato da grande, così bene da poterci scrivere racconti. Se non è Catrame una così, io non lo so. Non vi dico chi è: ascoltate, e lo scoprirete, mwahahah!

Il Tinello di Perpignan torna presto: io e
ci mettiamo un po' a trovarci, ma quando arriviamo siamo atomiche come l'oracolo di Delfi, caotiche e affascinanti come le fronde degli alberi. Torniamo presto, e magari se smettiamo di cambiare fusi e prendere aerei (io) e di avere orari assurdi al lavoro (lei) riusciamo pure a essere regolari. Abbiate fede. Così è la vita delle persone che lavorano in negozio (la sua, non la mia.)Manifesto
Il mio obiettivo è aiutarvi ad aumentare la diversità culturale presente nelle vostre vite.
È un modo diverso e gioioso di fare politica.
Se il diverso lo ascolti, lo conosci, lo leggi, tenti di capirlo, da una posizione di apertura e curiosità, apprendendo dai e dei modi altrui di stare al mondo, è più difficile essere chiusi e bigotti. E non per forza questa apertura la si deve cercare attraverso il viaggio, che non è alla portata di tutti.
La cultura può permettere di aprirsi anche a chi non può o non vuole muoversi.
Se volete sostenere Catrame, newsletter e pod, dando valore al tempo che prendo per pensare, scrivere ed editare le mail, registrare ed editare gli episodi, contattare e coordinarmi con gli ospiti, o aiutarmi a pagare gli abbonamenti che pago per leggere e selezionare cose per voi, o i libri che leggo, potete:
condividere Catrame con chi potrà amarlo, lasciandomi stellette su Spotify (per aiutare la diffusione) cuoricini sulla Substack app (per aiutare la mia dopamina) rispondendo alle mie mail (per palesarvi e farmi sentire che non sto parlando da sola: a volte con le newsletter può esserci questa sensazione, al contrario che sui social)
farlo con una donazione libera una tantum, cliccando sul bottone qui sotto, come abbiamo sempre fatto! 3, 5, 10€: tutto fa, e tutto genera gratitudine.
sostenere il mio lavoro su Catrame e CatramePod in modo costante e prevedibile, senza che metta paywall per nessuno, perché l’Omino del Cervello ed io crediamo nella la cultura accessibile. Potete unirvi al mio team di moschettiere, Enrica, Marianna, Mavi, Chiara, Sonia e Mary, e sostenere Catrame con una donazione mensile, trimestrale, o annuale.
Grazie, qualunque cosa scegliate di fare (anche “solo” di leggere e ascoltare, che mica è ovvio, soprattutto ultimamente che tra la vita nell’Argentina di Milei e lo stato del mondo in generale non sono esattamente una campionessa della leggerezza.)
3. La Rassegna Stampa Random del mese
Tre estratti di romanzi di fiction a sfondo politico scritti da autrici libiche, in inglese. Per sovvertire lo stereotipo secondo il quale le donne nel mondo arabo sono silenziate ed escluse dalla discussione politica. Non tutte, per fortuna. Leggetene tre qui, grazie a Words Without Borders. (Inglese)
Qualche settimana fa, arrivando in Sudamerica, mi chiedevo quello che mi chiedo ogni volta che torno: cosa sarebbe successo se gli spagnoli non avessero devastato tutto? In questo articolo, in inglese, lo storico Donald Fixico esplora cosa avrebbe potuto essere l’attuale Oklahoma se le tribù Cherokee, Chickasaw, Choctaw, Muscogee, e Seminole fossero davvero riusciti a dare vita a Sequoyah, lo stato di nativi americani che avevano tentato di fondare. Io non ne avevo proprio mai sentito parlare. (Inglese)
State per andare in vacanza negli US? Coraggiosɜ. Io non ci metterò piede nemmeno per uno scalo, finché c’è questa amministrazione, perché fanno cose troppo imprevedibili con turisti con ESTA e residenti permanenti con green card. Ma, se voi avete una vacanza già prenotata, preparatevi a passare la frontiera con questa guida in PDF della Electronic Frontier Foundation. C’è anche questa, che riassume in breve cosa gli agenti di Immigration hanno o non hanno diritto di chiedervi. (Inglese) Se poi volete essere preparatissimi per gestire l’Ammerigah odierna, allora fate anche un po' di pratica di inglese con me e i compas del Joy Luck, prima di partire, già che ci siete. Arriverete preparatissimi a gestire con grazia quelli di Immigration 😂 scherzi a parte, quel che sta avvenendo in questo momento storico negli Stati Uniti ci offre una visione in diretta, e accelerata, di quale sia la differenza una democrazia già imperfetta e un paese che sta scivolando nell’autocrazia: che si può finire deportati in un lager di un paese terzo senza aver fatto nulla, e che nemmeno essere cittadino o residente legale da decenni ti proteggerà, soprattutto se non sei bianco e protestante (o se lo sei, ma non sei cittadino, come nel caso dei turisti tedeschi.) [Aggiungo questo link nella notte, da mobile alla cazzo, quindi copiate e incollate perché da telefono non mi lascia creare un link vero ma DOVETE VEDERE. È un video di John Oliver che vi fa capire quanto è grave la situazione, cioè molto. https://youtu.be/F2hN3JKZ-Go ]
Sul punto precedente, [Angry Catrame ON] io mi sto chiedendo spesso una cosa: i latines che hanno votato per Trump, credendo che bastasse avere soldi e successo per essere accettati da un suprematista bianco… Cosa staranno pensando ora che stanno vedendo che agli occhi di questa gente sei solo uno spic, e uno spic rimarrai,a prescindere da quanto guadagni? Quando un latino come Marco Rubio è parte della macchina delle deportazioni, praticamente la pick me girl dei suprematisti bianchi ? Anche grazie al voto di questa gente, questo avanzo di galera malevolo, senile e ignorante è in una posizione tale che può fare soffrire praticamente mezzo pianeta oltre che chiunque entro i suoi confini, che diritto di voto non ha, e ha accesso a un arsenale nucleare, e deportare gente a caso verso lager in paesi a caso. Che fatica questo genere di risultati elettorali, quando una enorme fetta di popolazione si fa abbindolare da due cazzate sulla riduzione del costo della vita e sul porre termine alle guerre in 24 ore, votando unicamente su decisioni economiche e senza porsi alcuna domanda complessa, quando è evidente che l'interesse centrale di questa persona non è mai stato il benessere diffuso dei cittadini (c'è ovviamente una enorme differenza di cultura sociale e politica alla base tra me europea e questi negli US, okay, ma questo tizio è veramente infimo, fa sembrare George W Bush un fine statista.) Non possiamo nemmeno augurarci che la natura faccia presto il suo corso, perché se viene a mancare il Coso Arancione ci tocca JD Vance, che è più giovane, e forse pure più stronzo e opportunista ancora di Donald. [Angry Catrame OFF, continuiamo coi link]
Un breve reel di Instagram in inglese, che spiega in pochi secondi la mia pesantezza degli ultimi numeri. Come diceva una copertina che avevo usato l’estate scorsa, se non ti occupi di politica, la politica si occuperà di te.
Qualcun3 si ricorda di Viktor Pelevin? Io sì, e mi piaceva quello che scriveva, quando avevo tipo… vent’anni. Era una specie di enfant terrible della letteratura russa contemporanea, a fine anni 90. Questo articolo e la sua versione in audio raccontano la parabola di questo soggetto, inincontrabile e introvabile da sempre, e ora abbastanza allineato alle politiche del caro Vladi. Forse vive su un’isola thai, forse no. Non lo si vede in pubblico dal 1996. Insomma, un personaggio, nemmeno troppo simpatico, ma una vita così assurda che diventa un’ottima storia da leggere. (Inglese)
Come una lattina di Pepsi può portare discordia e problemi in una comunità indigena messicana, portando con sé una cosa nuova: la logica di mercato. [
questo l’ho messo pettè, dedicato attè, proprio, come ogni volta che leggo di cose messicane.]Per controbilanciare un po' i tempi oscuri che stiamo vivendo, vi lascio la puntata di Altri Orienti del caro che ci racconta delle donne in politica in Sri Lanka, in italiano. L'ho sentito qualche settimana fa e mi ricordo che era stato terapeutico. 1) Simonone uiloviù, salutaci Pechino e gli hutong che resistono e 2) io penso allo Sri Lanka e sono felice💙
Questa collezione di poesie e foto delle zone rurali dei Monti Appalachi è semplicemente meravigliosa. Prendetevi qualche minuto per fare un viaggio bellissimo. In inglese, e in quel bellissimo linguaggio universale che è la fotografia.
Il post del mese della mia amica Rocío di
, in italiano, che ci porta a Ciudad Juárez, Messico, raccontandoci di una poeta coraggiosa in una città di confine, e consigliandoci un documentario. Il post di Rocío, tra l'altro, mi ha risvegliato un ricordo. Vi lascio il link al ricordo, alla me 19enne che scopre la vicenda di Ciudad Juárez quando al mondo latino guardava ancora poco, perché era stata impegnata per un decennio con le verdi lande di Albione.
E poi, se siete a o passate da Milano, dovete andare al PAC perché c’è una delle mie artiste preferite: Shirin Neshat, con la mostra Body of Evidence. Andateci con un paio d’ore di tempo a disposizione, perché lei fa molta video art oltre che fotografia, e i suoi corti sono potentissimi. Ce ne sono mi pare sei da guardare e alcuni sono veramente forti. Non perdetevela. Avete tempo fino all’8 giugno.
4. Cosa faccio quando non “cazzeggio” qui o sul pod
Che poi, cazzeggiare, parolone: la produzione di un episodio del pod mi prende circa 3 ore tra registrazione, editing e pubblicazione su Spotify, ridendo e scherzando. Roba che la fai gratis solo se ti diverti
La situa: il mio progetto di coaching linguistico è nato perché le scuole di lingue sottopagano e maltrattano chi insegna, mica perché il nomadismo digitale. Ho deciso di cambiare modalità di lavoro per avere autonomia decisionale e didattica al 100%, per essere meglio preparata a gestire l'emotività di chi lavora con me, e per non essere più sfruttata. Certezze sempre zero, ma posso fare il mio lavoro in primis come serve davvero a chi mi sceglie, e poi come piace a me, lasciando spazio anche alle clienti per cui scrivo, poche ma buone, e soprattutto alla mia vita creativa.
Se a te, o a qualcuno che conosci, può servire un po’ di Neurolanguage Coaching per usare finalmente l’inglese efficacemente, senza sbatti, in un luogo sicuro dove non ti sudano i palmi delle mani perché devi performare, fare un po’ di coaching linguistico con me potrebbe fare al caso tuo (o vostro). Tête-à-tête, tu ed io, lavorando a quel che ti serve davvero nella pratica. Sarai tu a decidere tutto, col mio aiuto. Parliamo? Completa questa form per parlare venti minuti circa: tu mi dici che ti serve, io ti dico come lavoro, e vediamo come ci sentiamo a chiacchierare. Nessuno vende niente a nessuno, senza pressione o impegno. Sono praticamente piena fino a giugno, quindi anche volendo, non potrei essere insistente perché non ho spazio per esserlo.
Budget ridotto? Ho uno spazio pure per aiutare te, perché la cultura deve essere accessibile. Si chiama The Joy Luck Café, e siamo pres3 benissimo. Vieni?
Due volte al mese insieme non ti bastano? Leggi gratis The Mindful Speaker, la mia newsletter in inglese, così inizi a far pratica. Due mail e due citazioni al mese per farvi riflettere, in attesa del mio podcast in inglese! Se usi LinkedIn, qui, qui, e qui parlo di come funziona il coaching linguistico. Il mio Instagram di cazzeggio multilingue è @migrabonda. Se usi la app di Substack, possiamo seguirci anche su Notes. Le mie interviste su lingue e viaggio da sola in inglese, francese e italiano, qui
È la prima mail che ricevi? Qui trovi l’archivio di tutte le altre :)
5. Catrame Amarcord
Un numero vecchio da andare a spulciare.
Guardare con gli occhi, vedere col cuore
[Cambogia] Ogni giorno qui fa più di 40C: aprile è il mese più caldo, in un anno caldissimo. Già a febbraio avevo letto di numerosi incendi forestali da queste parti. Io ho, appunto, più di 15 anni più dell'ultima volta che sono stata qui, e ancora meno interesse di prima a stare negli ostelli coi ragazzini australiani con la canottiera della birra. Finisco, quindi, in vecchie ville meravigliose, con giardini, piscina, sculture, e persone che le curano amorevolmente.
E anche oggi, per questo Inserto Infodemico, mie care, miei cari, abbiamo finito.
A presto, e grazie di esserci, come sempre 🧿
Un abbraccio,
Pao