Catrame Extra | Rassegna Stampa Random 01
Un'idea figlia dell'insonnia, fatta un po' a c*zzo di cane
Sorpresa!
E’ novembre, fa un freddo inusuale, fastidioso, quasi dicembrino, a Barcellona.
E io, quando fa freddo, scrivo per fuggire dalla realtà (come ad agosto a Vienna nel 2009, col maglione. Ne erano usciti un blog e molte amiche che ci sono ancora adesso e ora leggono qui. Giaoh amighe!)
Per fortuna almeno oggi è tornato il sole, ieri melancolia a bestia. Voi?
Come lo feci
Ieri mattina dalle 5 ho passato due ore sotto la trapuntina da mezza stagione senza poter dormire, prima di capire che il problema era che avevo freddo come la piccola fiammiferaia, leggendo articoli sul telefono perché non volevo svegliare il compagno Levi che dormiva beato al mio fianco accendendo la luce per leggere il mio libro di carta (quale, lo scoprirete nel prossimo numero.)
Dice: ma prenderti una lampadina da lettura?
Ho una lampada frontale che usavo in ostello, ma non so dov’è dall’ultimo trasloco.
Dice: non ce l’hai il Kindle con la lucetta?
No. Il mio Kindle è del 2014 e mi ha seguito ovunque, e spero duri ancora altri anni, pure se è vecchio come il cucco. Gli voglio bene e ha l’Octocat di GitHub sulla schiena.
Dice: e allora?
E allora condannata alla luce blu che perpetua l'insonnia, però ho la app che la smorza, che è molto utile (se serve anche a voi, si chiama Night Owl).
Sto pensando di spendere 25€ per la lampada di quarzo rosa che mi lascia leggere e non sveglia il prossimo, ma è anche un oggetto in più tra le palle, dunque vedremo.
Nella madrugada tenebrosa, ho pensato che la mia lista di Pocket contiene cose davvero interessanti.
Farò dunque questa cosa che faceva il mio ex asburgico un milione di anni fa, e che a me piaceva molto leggere: sul suo ormai defunto blog di tech & sinologia metteva a cadenza random una serie di articoli senza alcun filo conduttore, che in comune avevano solo di averlo colpito. C’era sempre roba interessante. Lo leggevo pure io, che del resto del suo blog non capivo una sega.
E quindi, siccome questa era una di quelle cose che faceva bene, diamo a Cesare quel che è di Cesare, anzi di Michael, e ringraziamolo per l’idea.
Grazie Miche’.
Hai fatto male tante cose, ma mai quelle che avevano a che fare con la sola, arida intelligenza cognitiva, tipo leggere molte cose istruttive, e ricordarsele tutte.
E quindi, ecco alcuni pezzi (sarebbero molti di più) che mi hanno colpito nelle ultime settimane.
Molti sono in altre lingue, ma potete sempre fare pratica di lettura, o far tradurre all’internet e all’AI. Io non le uso, ma penso ci siano milleh! (da leggere con la voce dell'ingegner Cane) app e extension per browser che vi aiutino sul tema traduzione dell'articolo X.
Ma dunque, la RSR
Non te lo stai immaginando tu, che stai bene benissimo vicino all’acqua. (EN) Le mie acque sono il Bosforo, le spiagge di Barcellona e dintorni, il Río de la Plata vicino a casa di Martín, nel nord della città. E le vostre?
Elif Shafak sull’appartenenza multipla: (EN) “un’attitudine, un modo di pensare, più che il numero di timbri che hai sul passaporto”. Eh. Quanto mi parla, tutto questo, Elif. Infatti ci sei spesso, in Catrame e nei miei pensieri.
Matthew Perry, l’anima sarcastica di Friends. (EN) Che mi sa che gli è stato sul culo essere ricordato come Chandler, principalmente, pover’uomo. E se ne è parlato così tanto di lui, come Chandler, che fra un po’ lo guardo pure io sto Friends. Magari mi rassicura come Seinfeld? (no, non ho mai visto Friends e me ne parlano da non so, trent’anni)
Di gentrificazione, vita post industriale, classi sociali e ottobri digitali ad Arles (EN), città di cui io non so voi, ma non sapevo quasi un cazzo a parte Van Gogh, diciamola tutta. Quello, e che ho un libro di Sylvain Prudhomme ancora da leggere, ambientato lì. Comunque mi ha fatto venire voglia di fare una gita, che è qua dietro, per vedere che si dice. Ho idea che potrebbero esserci ciminiere, e dove c'è una ciminiera c'è casa (vicino a casa mia a Barcellona ce ne sono cinque, perché era anche questa zona di fabbriche 🧡)
Chi ha vinto il premio Goncourt quest’anno (FR). Questo Triste Tigre sembra interessante, ma richiederà coraggio. Uno di quei libri adatti a me, insomma, che sono una persona solare, ma quanto a letture sono allegra come Wednesday Addams, nella versione di Christina Ricci, ovviamente. Questo Goncourt secondo libro in due anni che diventa famoso in Francia e parla apertamente di incesto (l’altro ce l’ho qui da leggere, mi serve il fegato per, ma poi vi dico.)
Un’intervista a Brenda Navarro, autrice messicana (IT), di cui ho Casas Vacías da leggere, e di cui è appena uscito Cenere in Bocca, da La Nuova Frontiera, in italiano. Breve ma interessante, mi ha invogliato a leggere il libro — lo cercherò i biblioteca come faccio con tutti i libri in spagnolo. Intanto magari così scoprite una nuova scrittrice da seguire: lei la leggo a volte sui media ispanofoni e mi piace molto.
Un’intervista sulla Comunità Shalom in provincia di Brescia (IT) di cui ho sentito parlare solo ora e che mi ha sconvolto come pochi podcast hanno fatto. Tanto che ne parlerò qua dentro, pure se fuori tema Catrame. Iniziamo qua. Speriamo che prima o poi si chiuda sto abominio
Parto naturale, aborto, dinamiche familiari, migrazione, essere figlia, essere madre (IT) Un estratto in italiano di Nueve Lunas di Gabriela Wiener, che è un libro strafigo e non ho capito se è stato tradotto o no. Io non trovo niente. Voi? Se leggete lo spagnolo, e volete leggere di gravidanza, maternità e compagnia bellada una prospettiva radicalmente opposta a quella dei vari brand per madri e famiglie in Italia, leggete questo libro. (Se è stato tradotto e io non lo trovo, ditemelo che nel prossimo numero passo parola.)
Perché non ci si abbraccia in Giappone? (EN con sub ita) Una TED Talk dove una giapponese nata in Brasile parla degli abbracci e dei loro benefici, vivendo in un paese dove il contatto fisico è generalmente poco comune (immaginatevi voi il passaggio Brasile - Giappone. Vertiginoso.) Nota a margine: se state studiando una lingua e siete timid3, guardate lei che brava a parlare 18 minuti in pubblico in una lingua appresa <3 Se ce la fa lei, perché voi no?
Israel-Gaza war explained (EN), un paginone- spiegone con mappe, visualizzazioni e infografiche del South China Morning Post che sto passando a tutt3, quindi anche a voi. Ci sono arrivata dalla newsletter di Donata Columbro, che vale la pena leggere pure lei. Se vi serve un disegnino, spesso, Donata Columbro ce l’ha.
Ya estamos
Abbiamo finito per oggi. Ci vediamo l’1 Dicembre, credo, con Catrame dei libri. (Madonnina, l’1 dicembre. Aiuto)
Ti sono piaciuti gli articoli? Vuoi dirmi qualcosa? Vuoi mandarmi due parole buone?
Vuoi raccontarmi i tuoi metodi per dormire la notte, invece che leggere cose?
o rispondimi via mail. Oppure lascia un cuore per il mio animo tenero.
Fa buio alle sei e fa freddo. Mi farà bene. Come un abbraccio brasiliano per un giapponese.
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Sei un massaggio benefico per la mente e per il cuore. Grazie, amica <3
Ti avevo letta ma non avevo ancora avuto modo di lasciarti due parole... Lo faccio ora!
Beh, le mie acque, quelle che sento mie, sono un po' distanti da dove vivo: ci sono le cascate di Moraduccio, a un'ora e mezza da qui, ci sono i corsi d'acqua della Valle Argentina, c'è Genova con il suo mate... Tutti luoghi che però hanno un denominatore comune: la montagna, le colline... Ecco qua. Io non sono una tipa da mare, ma da montagna. Da sempre. Anche se nel cuore c'è quel rumore delle onde del mare, quando andavo in villeggiatura con i miei genitori e di notte ci si addormentava con lo sciabordio che arrivava da laggiù, in fondo...
Ah... io di Friends ho visto solo qualche puntata ai tempi in cui uscì in Italia. Credo che fosse ad un orario in cui avevo altri programmi o impegni! Mi sono riproposta prima o poi di cercare le puntate online e guardarmelo per intero, ma in lingua originale: mi hanno detto che è molto più divertente.
Un abbraccio, ci rileggiamo presto!